Come funzionano le nuove classi energetiche

Quanti di voi guardano l’etichetta energetica prima di acquistare un elettrodomestico?

Introdotta in Italia nel 1998, l’etichetta energetica serve a darci informazioni su quanto consuma quel dato modello di elettrodomestico ed è considerata da tre italiani su quattro davvero utile nella scelta che determina l’acquisto. Ma pochi, forse, sanno che dal primo marzo 2021 è scattata la rivoluzione: sono entrate in vigore le nuove etichette energetiche che prendono il posto delle classi energetiche A+, A++ e A+++, dando vita ad un nuovo sistema di valutazione basato su una scala di consumo dalla A a G, più facile da leggere e con un maggior risparmio per i consumatori.

Vediamo nel dettaglio tutte le novità su come funzionano le nuove classi energetiche.

Perché e quando cambiano le classi energetiche?

Il Parlamento europeo ha stabilito che dal 1° marzo 2021 saranno obbligatorie nei negozi fisici e online le nuove etichette energetiche europee, con classi di consumo uniformi e facilmente riconoscibili, con il conseguente aggiornamento delle attuali classi di efficienza energetica su tutti i principali elettrodomestici presenti in commercio. Una classe A potrebbe, ad esempio, diventare una classe C.

La sostituzione sarà graduale e interesserà diverse tipologie di prodotti. Si parte da:

Frigoriferi e congelatori domestici,

lavatrici e lavasciuga,

lavastoviglie,

TV

sorgenti luminose (a partire dal 1° settembre 2021).

Per tutte le altre categorie, come condizionatori, asciugatrici, aspirapolvere…, bisognerà attendere il 2022 per vedere esposte le nuove etichette energetiche. Sono escluse le caldaie a gas, in quanto già interessate ad un cambio di classe nel 2015.

Il motivo per cui la Commissione europea ha introdotto le nuove classi di efficienza energetica? Non solo per rendere più facilmente leggibili le etichette, consentendo ai consumatori di effettuare delle scelte più consapevoli ed informate, mettendo un po’ di ordine al caos che la tripla classe A aveva generato, ma anche perché rientra tra le politiche volte a moderare la domanda di energia e limitare le emissioni di gas a effetto serra.

L’etichettatura contribuisce, quindi, al risparmio energetico e alla riduzione degli importi delle fatture. Infatti, secondo i calcoli, la nuova etichetta farà risparmiare mediamente 15 euro l’anno al consumatore.

Maggiore chiarezza, maggiore differenziazione tra i prodotti e maggiore attenzione all’ambiente. Sono queste le tre parole chiave del cambiamento.

Come saranno le nuove classi energetiche?

Innanzitutto, l’etichetta energetica deve sempre essere esposta obbligatoriamente su tutti gli elettrodomestici in vendita, anche se ancora imballati.

Ecco le informazioni contenute nelle nuove etichette per lavastoviglie:

Codice QR Marchio del fornitore Identificativo del modello Scala delle classi di efficienza energetica da A a G Classe di efficienza energetica Consumo di energia del programma eco in kWh per 100 cicli Numero di coperti standard, per il programma eco Consumo di acqua del programma eco espresso in litri per ciclo Durata del programma eco Emissioni di rumore aereo in dB(A) misurate a 1 metro e classe di emissione di rumore aereo Il numero del presente regolamento.

La scala principale dell’efficienza energetica resta colorata dal verde al rosso, ma si ritorna alla classificazione iniziale da A a G. Il livello più basso sarà indicato dalla classe G e dal colore rosso, mentre il migliore è rappresentato dalla classe A e dal colore verde scuro.

Questo consentirà agli utenti una maggiore identificazione riguardo l’efficienza e prestazione dei prodotti, difficilmente rilevabile con la vecchia classificazione.

Inizialmente, il rinnovamento delle classi potrebbe generare un po’ di confusione, perché porterà a un declassamento della maggior parte dei prodotti in commercio; potremmo ad esempio trovare una lavatrice che prima di marzo era in classe A+ in classe C nella nuova etichetta, ma con le stesse caratteristiche tecniche. Questo per costringere i produttori all’innovazione tecnologica, lasciando spazio agli apparecchi più efficienti.

Inoltre, alcuni modelli potranno avere ancora la vecchia etichetta fino al 30 novembre 2021. Vietato, però, vendere prodotti con la vecchia etichetta a partire dal 1° dicembre.

Differenza tra nuova e vecchia etichetta

Come abbiamo detto, spariscono i segni “+”, doppie lettere o altri simboli, ma comparirà nella nuova etichetta un QR Code nell’angolo in alto a destra, che permetterà ai consumatori, tramite scansione del codice con smartphone, di ottenere informazioni aggiuntive e ufficiali del prodotto in questione.

Queste informazioni saranno disponibili all’interno della banca dati EPREL gestita dall’UE, accessibile scansionando il QR Code e disponibile da marzo 2021.

Un’altra novità introdotta nelle nuove etichette energetiche è la classificazione del rumore tramite una scala da A a D, per capire meglio quale elettrodomestico sia il più silenzioso.

Ricapitolando, la nuova etichetta si differenzia dalla vecchia perché:

Non conterrà le classi “A+”, “A++” e “A+++”, che confondevano il consumatore in fase di acquisto.

Avrà una scala da A a G che indicherà la classe di efficienza energetica del prodotto.

Presenterà il consumo di energia assoluto in kWh, indicato per anno o per qualsiasi periodo di tempo pertinente.

Conterrà il QR Code (Quick Response Code), un codice a barre da scansionare con il proprio smartphone per accedere velocemente alla banca dati dove sono registrati tutti i prodotti con la nuova etichettatura. Il cliente può così confrontare i consumi dei diversi elettrodomestici.

Avrà l’icona “smart”, per distinguere gli elettrodomestici intelligenti, che entrano in funzione quando il costo dell’energia è più basso.

Non serve confrontare tra loro un’etichetta vecchia con una nuova perché le classi sono notevolmente cambiate e anche i valori di consumo seguono diverse logiche.

Sostituzione delle classi energetiche: tempistiche

I rivenditori devono già provvedere alla sostituzione delle vecchie etichette con quelle nuove su tutti gli apparecchi in vendita anche se in commercio prima del primo marzo e dal primo settembre per le sorgenti luminose. Per il completamento del passaggio alle nuove etichette energetiche sono previste due fasi:

1° marzo 2021: da questa data è obbligatoria la nuova etichetta per lavatrici, lavasciuga, frigoriferi, lavastoviglie e display elettronici. Il 30 novembre è la data entro cui possono essere ancora esposti e venduti i modelli con le vecchie classi energetiche.

1° dicembre 2021: a partire da tale giorno sarà rigorosamente vietato vendere gli elettrodomestici con la vecchia etichettatura.

Si torna, dunque, ad un sistema di classificazione uniforme per ogni apparecchio della stessa categoria e semplificata, dalla classe G (livello più basso di colore rosso) fino ad arrivare alla classe A (livello migliore di colore verde scuro), con un riciclaggio periodico, previsto ogni dieci anni o quando una consistente percentuale di modelli sarà presente nelle classi di efficienza più alte. Queste classi saranno convertite secondo i nuovi standard europei e potrebbero esistere in futuro apparecchi con una scala di classe energetica ridotta.

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